lunedì 24 settembre 2018

Ti odio

Ti ho aspettato, con il mio bagaglio di dolore e incertezza. Ho fissato in silenzio la tua schiena allontanarsi nella sua direzione, con quella faccia da schiaffi, il sorriso impertinente, le battute sempre pronte. Ti ho osservato trasformarti in un altro, in uno con cui non ho niente da spartire, che continuo a scrutare da lontano con la speranza di ritrovarlo tra le pieghe della sua nuova esistenza. E poi improvvisamente te ne esci fuori con quegli sprazzi in cui sei sempre tu, con la spettacolarizzazione di ogni gesto, con la battuta sempre pronta, i sorrisi da sciogliere il cuore. Mi togli il respiro quando con la tua camminata dolente ti siedi accanto a me, quando mi batti il cinque e pretendi la mia opinione, quando fai di tutto per farti notare da me. E poi, quando alziamo la testa nello stesso momento e ci sorridiamo, quando vorrei urlarti contro, ma riesco solo ad abbozzare. 
La verità è che ti odio, ti odio, ti odio. Perché mi fai sentire sempre totalmente inadeguata, perché hai la capacità di disarmarmi, perché in fondo sei un manipolatore e sai dove far leva. 
E in definitiva mi ritrovo sempre ad assorbire la rabbia, la sfiducia, quel senso bruciante di delusione che mi dilania le viscere ogni volta che il mio sguardo cade su di te e mi rendo conto che è troppo tardi, ho pensato di nuovo a te. 

Ti odio.
Ti odio.
Ti odio.
Ti odio. 
Ti odio.





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