sabato 1 settembre 2018

Incroci

“Da quanto tempo? Settimane. Mesi. Forse qualcosa di più.”
Glitch - Mirya


Mi sono fermata a questo incrocio, a respirare i passi di un passato che credevo sopito per sempre. Ho raccolto altre lacrime, di quelle che scuotono le membra fino a renderle irriconoscibili. Sono inciampata negli stessi pensieri persi tra meandri oscuri e incerti. E sono arrivata a distendermi sotto coltri troppo pesanti da sostenere. E qui giaccio, con il freddo che penetra tessuti sofferenti, cercando di ricreare una realtà differente, disciolta e flebile. Ricucirla però sfugge alle logiche. 
E mi chiedo perché, perché ancora penso a quello che non ho mai avuto. Invece di rimboccarmi le mani per ottenerlo vago tra rimpianti disperati e deboli, gesti che sembravano per me e non lo so. Ho aspettato un abbraccio per ore, un saluto che fosse qualcosa di più, e invece niente, sono rimasta lì a fissare il vuoto come una cretina. È arrivato il momento di ammettere di aver perso e levare le tende. Non è neanche più questione di mancanza, ma di consapevolezza di star meglio senza.
Ti ho sempre fissato incantata mentre spiegavi e gesticolavi. Dibattere su quello che stiamo facendo, il tuo sguardo attento, il tuo valutare seriamente le mie opinioni continua a spezzarmi il cuore. Andarsene, l'unica soluzione. Ogni memoria mi perseguita, i tagli netti che mi sono sempre piaciuti non funzionano con te. Forse perché la mia mente oziosa torna puntualmente a te. Anche di fronte al mare, penso sempre a te. Non so perché, ma il tuo pensiero mi colpisce con la forza di una pugnalata. E non so davvero come sfuggirne se non davvero abbandonando tutto. Ne vale la pena? Vale la pena rinunciare a tutto, anche alla carriera per te? Ne vale la pena? Non ho già perso abbastanza? 
Non ho già perso abbastanza?
Sono convinta, però, che possiamo superare qualsiasi cosa, anche i passi che abbiamo troppa paura di compiere.
Intanto questa è proprio la serata per un bel piantino. 





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