venerdì 5 febbraio 2016

AAA Cercasi casa a…

Pensavo che sarebbe stato tutto incredibilmente facile e invece sembra esserci un imprevisto ad ogni piè sospinto. Quando mi hanno detto “Si ok, sei dentro, ti prendiamo” immaginavo che tutto si sarebbe incastrato a meraviglia, con la certezza che poi si yeah vado a Firenze, Firenze è figa, mi troverò bene. E invece no, no cavolo, devo andare due settimane a Milano e trovare un appoggio è quanto di più complicato ci sia. Ma insomma, insomma, sta per iniziare una nuova avventura. Finalmente sarò una donna *coffcoff* in carriera *coffcoff*. Eppure non sono serena, anche se la realizzazione professionale, ben lontana e dal mio corso di studi, e dalle mie inclinazioni originali, sembra sempre più vicina, pure vivo costellata da mille dubbi amletici, dalla consapevolezza che no, no, non sarò all’altezza. E questa è la mia condizione quotidiana, perché i dubbi non riesco a decapitarli, restano lì. Una coda di lucertola che sembra vivere di vita propria e continua a perseguitarmi.



Sono a casa da qualche giorno e già mi manca la mia indipendenza, la routine che avevo creato ad Ariano, quel misto di fatica e costernazione che dilagava e si contorceva. Quel miscuglio di noia per la neve, entusiasmo per ogni iniziativa, sottolineato costantemente da “Righe”, cristallizzato in una pessima esibizione a cappella di “Come deve andare” degli 883 e generata dall’inquietudini generazionali di altri trenta giovani come me.
Speriamo che vada tutto bene…




Tutto va come deve andare
O perlomeno così dicono
Tutto va come deve andare
O perlomeno me lo auguro


2 commenti:

  1. Mamma mia ti faccio un grosso in bocca al lupo.
    Vivere nell'incertezza è sempre snervante.
    Bella la canzone degli 883, forse dovremmo imparare davvero a prendere tutto più alla leggera.

    Ti invito a partecipare al mio Giveaway, in palio due copie cartacee di "Dralon" un bellissimo fantasy illustrato + segnalibro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Muriomu vengo a dare un'occhiata.
      Purtroppo ormai l'incertezza e questo equilibrio instabile è la costante della nostra generazione, speriamo bene!

      Elimina