Mi trovo nella mia
camera da letto, quella dove sono cresciuta, a fissare il paesaggio collinare
che si estende fuori dalla mia finestra. Il sole brilla sui campi dalla terra
smossa, quelli con i girasoli secchi pronti per essere spazzati via per
recuperare i semi e il verde degli alberi. L’estate è sempre stato il mio
momento prediletto. Amo guardare il verde che si estende a perdita d’occhio,
crogiolarmi al sole, sciogliermi nell’afa. Passare le ferie nella mia regione
al sapore di una incongruenza infinita, anche quando tutto sembra perdersi
nello scirocco. Se penso all’anno scorso, a come mi dibattevo alla ricerca di
un’occupazione che stentavo a raccattare, mi viene quasi da ridere e vorrei
tornare da quella neolaureata scoraggiata e dirle che si, saremmo
sopravvissute, si ce l’abbiamo fatta non solo a vegetare ma a trovare un’occupazione
entusiasmante e remunerativa. Non lo avrei mai creduto, eppure sono qui, a
godermi le ferie. Eh le ferie, dopo sei mesi di corsa, studio, apprendimento,
rischi, esperienze. Dopo aver vissuto a Firenze e ora a Torino.
È strano come
improvvisamente inizi a pensare di essere adulta, di non essere più una
ragazzina che alla minima difficoltà va dai genitori. O meglio che non vive più
con la propria famiglia e che non si può più disinteressare di qualsiasi
aspetto legato alla casa, alle tasse, alla vita. Una settimana fa ho firmato il
mio primo contratto serio, un contratto a tempo indeterminato con una società
di consulenza americana, ho accettato di trasferirmi a Torino e sto seguendo un
progetto entusiasmante anche se pieno di pericoli. E sono così impaziente di
compiere le mie scelte, di crescere, di entusiasmarmi anche se purtroppo
aumentano in maniera esponenziale le responsabilità. Nessuno mi tratta più come
la stagista della situazione, sono la Data Owner del nostro team, tengo le fila
dei file, condivido le opinioni e le riunioni, intrattengo rapporti con il
cliente offrendo il mio punto di vista e le mie competenze anche quando non
sono esperta in niente. Il mio manager valuta la mia opinione, il mio collega l’altro
giorno mi ha detto che il nostro
responsabile ha affermato che l’azienda vuole puntare su di me, facendomi
crescere e dandomi competenze vere. Il che è davvero entusiasmante. Anche se
spaventoso. Anche se completamente destabilizzante.
Per ora mi godo le
ferie…
Nessun commento:
Posta un commento