Vi sono suicidi invisibili. Si rimane in vita per pura diplomazia, si
beve, si mangia, si cammina. Gli altri ci cascano sempre, ma noi sappiamo, con
un riso interno, che si sbagliano, che siamo morti.
G. Bufalino
Settembre è un mese
strano, è quel mese in cui tutto sembra ricominciare, dopo essersi sfaldato
durante l’estate. È quel mese che guardi con fiducia, perché sembra promettere
con il suo arrivo un lampo di novità, di freschezza. Tutte le cose ricominciano
a settembre, l’anno accademico, la programmazione televisiva, il campionato di
calcio.
Eppure siamo quasi alla
metà di settembre e io sono ancora nella stessa posizione di partenza, alla
fine, con la corsa che è al penultimo giro e la sensazione di aver sprecato
ancora tempo.
E allora? Non lo so,
continuo a rigirarmi nel letto, con quell’odiosa sensazione di non aver vissuto
davvero, la voglia di fare, mille progetti, schemi e varianti e alla fine mi
rigiro con i miei libri in mano e quel fottuto senso di impotenza.
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