sabato 26 settembre 2015

Autumn is on the way

The first of many autumn rains smelled smoky, like a doused campsite fire, as if the ground itself had been aflame during those hot summer months. It smelled like burnt piles of collected leaves, the cough of a newly revived chimney, roasted chestnuts, the scent of a man's hands after hours spent in a wood shop.
The Strange and Beautiful Sorrows of Ava Lavender ― Leslye Walton



Oggi ho fatto una di quelle lavatrici squallide, con l’intimo, i calzini spaiati rimasti sul fondo del contenitore porta panni sporchi e tutti quegli shorts, vestitini e altri capi d’abbigliamento che fanno tipicamente estate vissuta sul terrazzo e che mi hanno comunicato definitivamente che l’estate è finita. Come se ancora non lo avessi capito con il freddo che tira, la felpa già indossata e quel profumo d’autunno che serpeggia nei vicoli, con l’umidità che trasuda dai mattoni color biscotto e la condensa sui vetri della finestra. Con quel vago senso di claustrofobia, acceso dal vino rosso e dalle caldarroste e dall’odore della torta di mele che arriva dal forno acceso.
E sembra tutto perso, tutto che si addormenta, andando in letargo, trascinandosi i ricordi dell’estate e la freschezza delle ciliegie mature e quel brio che accompagna la partenza, irrimediabile come solo una nevicata a novembre.



Fuori dalla finestra, due giorni fa

Nessun commento:

Posta un commento